Alleghe, Veneto - Italia

#Baiteaperte una splendida occasione per scoprire e vivere le baite private delle Dolomiti

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Baite aperte è una giornata di sport e buon cibo: una manifestazione che offre l’occasione di visitare le baite private...

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Edizione 2023

Il 19 marzo, si terrà l’ottava edizione del tour eco-friendly tra le piste e i boschi di Alleghe. Durante l’evento Baite Aperte, le baite private di Alleghe, normalmente inaccessibili, apriranno le porte a tutti coloro che vogliono visitarle e scoprire la storia e la tradizione locale.

Ogni baita ha la sua unicità, dalla più grande alla più piccola, con le pareti di legno o in pietra. A volte si mimetizzano con lo sfondo imbiancato, altre volte contrastano con la neve, donando al panorama ancora più fascino. Esplorare questi piccoli tesori immersi nel silenzio dei boschi innevati è un’esperienza unica e irripetibile per vivere la vera montagna, in stretto contatto con la natura e l’ospitalità più autentica delle Dolomiti.

Per l’edizione del 2023, il punto di ritrovo sarà alle ore 9.30 presso la Grande Baita Civetta ai Piani di Pezzè. Dopo l’accredito, verrà consegnato un kit personale e incontrerete le guide che vi accompagneranno in questo imperdibile slow tour.

Per info e iscrizioni sul sito ufficiale.

La nostra esperienza

Baite aperte è una giornata di sport e buon cibo: una manifestazione che offre l’occasione di visitare le baite private che ci sono dislocate lungo le piste del comprensorio.

E non solo, è anche possibile degustare piatti tipici, uno diverso ogni baita. La manifestazione è disponibile sia per ciaspolatori che per sciatori, con due differenti percorsi per accedere alle baite. In giro completo prevede il passaggio in 11 di queste, visto il poco allenamento e i tempi ristretti siamo riusciti a visitarne solo 7. Di sicuro una esperienza da vivere.

Noi l’abbiamo sperimentata anni fa grazie alla guida che ci ha accompagnati. Non solo ci siamo mossi in tutta sicurezza, ma siamo stati guidati alla scoperta delle tracce sul terreno di lepri e volpi, a riconoscere il nido di un picchio ed osservare e capire la biodiversità del territorio.

Questo era solo un antipasto dell’avventura: ogni baita una presentazione, un nuovo piatto e una occasione di stare in compagnia. Partiti con pane e speck, come da tradizione, si è continuato passando dalla carne al pesce, dalla polenta ai moscardini al cervo e cinghiale, chiudendo con grappa, caffè e anche gelato. Una esperienza faticosa (cinque chilometri circa) ma alla portata di tutti, anche perché le frequenti pause offrono la possibilità di rigenerarsi, e nonostante non avessi quasi mai ciaspolato prima sono arrivato in fondo, soddisfatto come non mai dell’esperienza.

Non è stata solo la scusa per una gita in montagna, è stata l’occasione per scoprire un territorio e andare alla ricerca di dettagli e particolari che solo la montagna d’ inverno può regalare. La soddisfazione più grande è arrivare in fondo, riunirsi al gruppo di sciatori, e festeggiare davanti ad un cinghiale ed una bottiglia di rosso, prima di scendere a valle in ovovia.

5 ore di cammino intense ed indimenticabili!

 

Video presentazione

Foto gallery

Mauro Lattuada

Amo viaggiare in luoghi dove non vanno in troppi, amo la montagna ed il mare, nuoto e volo volentieri e tiro con l'arco olimpico. Sono operatore DAE Laico e operatore di primo livello di Protezione civile

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